Domande frequenti - SOS Ticino - Soccorso Operaio Svizzero, Ticino

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DOMANDE FREQUENTI

Chi è e cosa fa SOS Ticino
SOS Ticino è un’organizzazione no profit attiva nell’inserimento professionale e nel settore della migrazione dove opera, il più delle volte su mandato cantonale, attivando servizi di accompagnamento sociale, di inclusione sociale e di inserimento professionale di rifugiati e persone ammesse provvisoriamente in Svizzera. Gestisce un’agenzia di interpretariato e mediazione culturale e offre servizi di informazione per migranti con statuto precario o senza statuto, oltre a gestire un Consultorio giuridico e la Protezione giuridica presso il Centro federale d’asilo. Questa molteplicità di servizi e progetti è spesso all’origine di incomprensioni e fraintendimenti, da cui scaturiscono informazioni non corrispondenti alla realtà, segno di mancata conoscenza dei servizi offerti dalla nostra Associazione. Per fare chiarezza su alcuni di questi aspetti, pubblichiamo di seguito alcune domande e risposte che riguardano la natura della nostra Associazione e alcune della attività svolte da SOS.

L’immigrazione per SOS Ticino è un business?
No, per SOS Ticino l’immigrazione non rappresenta un business. SOS Ticino è un’associazione creata ai sensi degli artt. 60 e seguenti del Codice civile svizzero ed è iscritto al registro di commercio. Conformemente al codice civile, lo scopo di un’associazione non può essere il lucro bensì un “fine ideale”.
L’art. 2 dello Statuto di SOS Ticino recita: “SOS Ticino è un'organizzazione umanitaria che si impegna nella promozione della giustizia sociale, politica ed economica e sostiene l'autodeterminazione e il rispetto dei diritti umani, operando nei contesti di emarginazione e povertà. A tal fine SOS Ticino sostiene le persone culturalmente, economicamente e socialmente sfavorite, offre assistenza e consulenza ai migranti e ai disoccupati affinché siano loro riconosciuti i diritti derivanti dalla legge e dalle convenzioni internazionali, elabora e propone progetti di integrazione e lotta contro ogni forma di discriminazione ed esclusione sociale. SOS Ticino può aderire ad organizzazioni nazionali e internazionali che perseguono scopi identici o simili. SOS Ticino non persegue fini di lucro”.
Nell’eventualità in cui SOS Ticino dovesse realizzare degli avanzi d’esercizio, questi vengono utilizzati per gli scopi che l’associazione persegue e dunque reinvestiti all’interno dei progetti che li hanno realizzati e, in generale, per i fini che essa persegue.
Quindi per SOS Ticino l’immigrazione non rappresenta un business bensì uno dei suoi settori di intervento che gestisce con l’intento di promuovere la giustizia sociale, politica ed economica.

I collaboratori di SOS Ticino ricevono un salario in base ai risultati?
No, le collaboratrici e i collaboratori di SOS Ticino – compresi i membri di Direzione – non ricevono alcun compenso aggiuntivo in base ai risultati ottenuti dall’Associazione. Le condizioni di lavoro sono rette da un CCL valido per tutte le dieci Associazioni regionali SOS (AR SOS) attive in una dozzina di Cantoni. Esso contempla un sistema salariale che prende in considerazione le funzioni svolte all’interno dell’Associazione.
I membri del Comitato di SOS Ticino non ricevono alcun compenso per le attività che svolgono in seno all’Associazione, nemmeno il suo Presidente.

SOS Ticino “soccorre” quasi esclusivamente “stranieri nullafacenti”?
No, SOS Ticino opera fondamentalmente nei settori della disoccupazione, dell’immigrazione, della formazione e dell’impresa sociale.
SOS Ticino si occupa dalla sua fondazione del sostegno alle persone che sono in cerca d’impiego, o perché mai entrate nel circuito del mercato del lavoro o perché uscite dal medesimo a seguito di vicissitudini personali o per contingenze diverse e indipendenti dalla propria volontà e azione. Ci attiviamo per le persone economicamente e socialmente più svantaggiate, particolarmente colpite e penalizzate dalla crisi economica, favorendo il loro ingresso o reinserimento nel mondo del lavoro mediante offerte mirate e conformi ai bisogni specifici.
L’organizzazione di programmi occupazionali e di progetti mirati, come pure l’accompagnamento nella ricerca di impiego, sono fondamentali per ottenere il rapido e duraturo reinserimento socio-professionale di persone a forte rischio di esclusione, e a questo scopo collaboriamo con il Cantone, i Comuni, gli Uffici Regionali di Collocamento e le aziende presenti sul territorio. SOS Ticino presta particolare attenzione affinché la persona in cerca di impiego costruisca e consolidi la fiducia nelle proprie potenzialità e capacità, promuova la propria autonomia e partecipi attivamente alla vita sociale. Proponiamo situazioni di apprendimento concrete e in relazione con la realtà, tenendo conto delle risorse e delle capacità individuali. In questo modo, sosteniamo la costruzione di nuove prospettive di conoscenza, di riconoscibilità, di esperienza e di azione.
Allo stato attuale offriamo tre Programmi Occupazionali Temporanei (POT) con sostegno al collocamento (Ri-Cicletta, Ri-Sostegno, Ri-Taglio). Le nostre attività a favore delle persone in cerca di impiego si svolgono su mandato dell’Ufficio delle Misure Attive (UMA) del Dipartimento delle Finanze e dell’Economia del Cantone Ticino e in diretta collaborazione con gli Uffici Regionali di Collocamento cantonali (URC). I consulenti del personale degli URC iscrivono ai nostri tre POT le persone in cerca di un impiego. Ogni giorno seguiamo nei nostri spazi 65 persone.
Ad ogni partecipante è assegnato un Job Coach il quale, in modo individualizzato, lo sostiene nelle azioni più utili ed efficaci nella ricerca di un lavoro. Allo stesso tempo, i partecipanti sono seguiti attivamente da un team di operatori nell’esercizio di attività pratico-lavorative, diverse e specifiche per ogni Atelier ma tutte legate al concetto di recupero di materiali inutilizzati o di scarto (da riciclaggio il “Ri-“ che ne caratterizza i nomi) e nello sviluppo delle competenze di base informatiche.
Dal 2020, oltre ai POT, l’Associazione gestisce un progetto denominato Coaching TransFair 2 (CT2). Il progetto ha l’obiettivo di supportare, attraverso attività di coaching individuale, giovani in età compresa tra i 18 e 30 anni nella ricerca di un impego. Il progetto, promosso in Ticino da SOS Ticino e in collaborazione con altre cinque organizzazioni ticinesi attive nella prevenzione alla disoccupazione giovanile, è coordinato a livello nazionale da Check Your Chance (CYC) in accordo con la Segreteria di Stato dell’Economia (SECO).

Nel contesto dell’immigrazione, SOS Ticino svolge una molteplicità di attività che spaziano dall’accompagnamento sociale di richiedenti asilo, rifugiati e persone ammesse provvisoriamente, a diversi progetti di integrazione sociale e professionale, secondo i principi sviluppati dall’Agenda Integrazione Svizzera (AIS), introdotta nel 2019.
Dal 1994 SOS Ticino gestisce un Consultorio giuridico attivo nel contesto del diritto delle migrazioni assistendo sia le persone che afferiscono alla procedura d’asilo, sia coloro che sono confrontati con problematiche giuridiche legate al loro statuto di soggiorno in Svizzera, come ad esempio il mancato rinnovo o revoca dei permessi di soggiorno, la mancata concessione di un permesso di soggiorno in ambito della Legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) o dell’Accordo sulla libera circolazione (ALC), la mancata concessione di visti di ingresso, etc.. Su mandato della SEM dal 2019 il Consultorio giuridico di occupa della procedura ampliata all’interno della procedura d’asilo.
Nel 2019 SOS Ticino si è aggiudicato, su bando di concorso della SEM, il mandato per la rappresentanza legale dei richiedenti asilo nell’ambito della riveduta Legge sull’asilo (LAsi). Voluta dalla maggioranza della popolazione svizzera (nel giugno del 2016 la revisione della LAsi è stata approvata dal 66,8% dei votanti e da tutti i Cantoni), la rappresentanza legale gratuita dei richiedenti asilo è stata concepita come contraltare alla velocizzazione della procedura d’asilo introdotta dalla revisione del 2019 e quindi come garanzia del rispetto dei diritti contenuti nella legge, nella Costituzione federale e nelle Convenzioni internazionali al fine di garantire procedure corrette ed eque.

Quanto riceve SOS Ticino per l’attività che svolge presso i Centri federale d’asilo (CFA)?
Il 18 luglio 2018 la Confederazione ha indetto una gara d’appalto per aggiudicare i mandati per la consulenza e la rappresentanza legale per i richiedenti asilo nei CFA.
Il consorzio formato da SOS Ticino e Caritas Svizzera, si è aggiudicato questo mandato nella regione Ticino e Svizzera centrale con un’offerta pari a CHF 2'218.00 quale indennità forfettaria per la consulenza e la rappresentanza legale per ogni richiedente asilo che abbia sottoscritto un mandato di rappresentanza legale. Il forfait viene infatti versato solo se il richiedente asilo ha sottoscritto una procura che abilita SOS Ticino a svolgere l’attività di consulenza e di rappresentanza legale.
Nell’ambito della rivista Legge sull’asilo, entrata in vigore il 1° marzo 2019, ogni richiedente l’asilo può avvalersi della consulenza e della rappresentanza legale offerta dalle organizzazioni che si sono aggiudicate il mandato.
Tuttavia i richiedenti l’asilo non sono obbligati ad avvalersi della consulenza e della rappresentanza legale offerta da queste organizzazioni e possono quindi rivolgersi anche ad avvocati privati. In questo caso devono sopportare personalmente i costi relativi alla rappresentanza legale. In tale evenienza SOS Ticino non riceve alcuna indennità.
Nella regione Ticino e Svizzera centrale l’offerta presentata dal consorzio SOS Ticino/Caritas Svizzera è stata ritenuta la più conveniente dalla SEM.
L’importo forfettario di CHF 2'218.00 per procura sottoscritta permette al consorzio di coprire i costi dell’offerta. Nella decisione di aggiudicazione il prezzo ha un peso del 30% e dunque non è preponderante rispetto ad altri criteri presi in considerazione dal committente.
Le offerte presentate da altre organizzazioni che si sono aggiudicate il mandato di consulenza e rappresentanza legale per i richiedenti asilo nei CFA risultano essere più basse rispetto a quella presentata, per la regione Ticino e Svizzera centrale, da parte del consorzio SOS Ticino – Caritas Svizzera. Il motivo è probabilmente da ricercare in una maggiore concorrenza presente nelle altre regioni che ha condotto a offerte più basse e non in grado di coprire tutti i costi.

Di seguito vengono indicate le organizzazioni che si sono aggiudicate i mandati di consulenza e rappresentanza legale nei Centri federali d’asilo (CFA) e le offerte presentate (forfait per procure sottoscritte):
  • Regione Berna (BE) – Consorzio Berner Rechtsberatunsstelle für Menschen in Not / Soccorso Operaio Svizzero – CHF 1'717.00;
  • Regione Zurigo (ZH) - Consorzio Berner Rechtsberatunsstelle für Menschen in Not / Soccorso Operaio Svizzero – CHF 1'717.00;
  • Regione Svizzera nord-occidentale (BS, BL, SO, AG) – Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere (HEKS/EPER) – CHF 1'959.00;
  • Regione Svizzera orientale (SH, TG, SG, AI, AR, GL, GR) - Aiuto delle Chiese evangeliche svizzere (HEKS/EPER) – CHF 2'030.00;
  • Regione Svizzera occidentale (VD, GE, VS, FR, NE, JU) – Caritas Svizzera – CHF 1'922.00;
  • Regione Ticino e Svizzera centrale (LU, OW, NW, ZG, UR, SZ, TI) – Consorzio SOS Ticino / Caritas Svizzera – CHF 2'218.00.

Quanto ha incassato SOS Ticino nel 2022 per le attività di consulenza e rappresentanza legale nei CFA?
Nel 2022 SOS Ticino ha incassato all’incirca 6,5 mio di franchi per l’attività di consulenza e rappresentanza legale nel CFA della regione Ticino e Svizzera centrale. Tale importo comprende il finanziamento ricevuto dalla SEM per il mandato relativo alla registrazione dei rifugiati ucraini nella procedura per l’ottenimento della protezione provvisoria (statuto S).
 
SOS Ticino “guadagna” di più se la procedura d’asilo è più lunga?
No, SOS Ticino riceve un forfait di CHF 2'218 per ogni procura sottoscritta da un richiedente l’asilo. Trattandosi di un importo forfettario, esso non dipende dalla durata della procedura d’asilo. Pertanto un eventuale ricorso avverso una decisione della SEM, una domanda di riesame o di revisione, non permettono a SOS Ticino di ricevere più di quanto convenuto tramite il mandato con la SEM.
  
SOS Ticino impiega frontalieri?
In linea di principio SOS Ticino fa capo a collaboratrici e collaboratori residenti in Ticino. L’Associazione impiega all’incirca centotrenta collaboratrici e collaboratori (dato al 15 novembre 2023) in maggioranza assunti con contratto a tempo indeterminato, oltre a circa 200 interpreti assunti con contratto su chiamata, di cui circa cinque frontalieri. L’assunzione di alcune collaboratrici e alcuni collaboratori residenti in Italia è legata alla difficoltà di reperire intrepreti di alcune lingue particolari sul mercato del lavoro ticinese.
 
Presso la Protezione giuridica nel CFA della regione Ticino e Svizzera centrale sono attivi diversi rappresentanti legali provenienti dall’Italia e con nazionalità italiana a cui SOS Ticino ha chiesto di trasferire la propria residenza in Svizzera. Nonostante la presenza costante di un bando di concorso sul sito internet di SOS Ticino per l’assunzione di rappresentanti legali, le periodiche pubblicazioni sul foglio ufficiale e presso gli Uffici regionali di collocamento e gli annunci nelle bacheche di alcune università svizzere, sono poche le candidature provenienti dal Ticino e dalla Svizzera.
 
SOS Ticino non è contrario, di principio, all’assunzione di lavoratrici e lavoratori frontalieri, ma fa il possibile per assumere personale residente in Svizzera o disposto a trasferirsi in Svizzera.
 
Tuttavia per far fronte agli obblighi che SOS Ticino ha assunto quando si è aggiudicato il mandato per la consulenza e la rappresentanza legale per i richiedenti asilo presso il CFA della regione Ticino e Svizzera centrale, che tra le altre cose prevede un adeguamento rapido del proprio personale di fronte all’aumento delle domande d’asilo, non può essere escluso il ricorso all’assunzione di rappresentanti legali frontalieri, ovvero di rappresentanti legali che non intendono trasferirsi in Svizzera.
Contatti

SOS Ticino
Via Dufour 2
690 Lugano

sos.ticino@sos-ti.ch
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