In ogni sede lavorano uno o più operatori/trici sociali che si occupano della consulenza e dell’accompagnamento sociale dei rifugiati sostenendo queste persone nel complesso processo d’integrazione nel loro nuovo paese di accoglienza. Lavoriamo su mandato della Divisione della sanità e della socialità (DSS) del Canton Ticino.
I nostri utenti
Si tratta di persone che in base alla Legge sull’asilo hanno ottenuto lo statuto di rifugiato riconosciuto in Svizzera (titolari di permessi F rifugiato e B).
Questi rifugiati hanno l’opportunità di acquisire una maggiore autonomia nel disbrigo delle pratiche quotidiane relative ad ambiti quali la cassa malati, il sistema socio-sanitario, la legge sull'alloggio, le assicurazioni sociali, la legge sui permessi, l’assistenza sociale e la ricerca di lavoro.
Cosa facciamo
Oltre al lavoro di accompagnamento per rendere le persone più autonome nella gestione delle loro richieste ai diversi servizi del territorio, i/le nostri/e operatori/trici sociali prestano un’attenzione particolare all’inserimento scolastico dei giovani migranti: le famiglie vengono informate circa la strutturazione e il funzionamento della scuola ticinese e, in caso di difficoltà scolastiche, il servizio svolge una funzione di mediazione tra scuola e famiglia.
Viene inoltre offerta una consulenza specifica a quei rifugiati cui è riconosciuto il diritto al ricongiungimento familiare attraverso un lavoro di mediazione con gli organismi internazionali preposti (Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, Croce Rossa Internazionale).
Per molti rifugiati è necessario un accompagnamento più specificamente sociale e, in alcuni casi, psicosociale. Spesso dietro le richieste di aiuto che toccano gli ambiti citati si celano malesseri, crisi identitarie e fenomeni di marginalizzazione che derivano dalle persecuzioni subite nei paesi d'origine (violenza psichica e fisica da parte della autorità, torture, traumi di guerra, ecc.).